La Confederation of Business Industry (CBI) ha pubblicato un rapporto in cui si afferma che il Regno Unito si sta avviando verso la stagflazione, con una crescita negativa, un calo della produttività e la sospensione degli investimenti da parte delle imprese.

Come riportano numerosi portali di news di trading online, il rapporto cita anche l’aumento dell’inflazione e della disoccupazione come fattori di questa potenziale recessione.

Cos’è La Stagflazione e Perché il Regno Unito Rischia di Esserlo

La stagflazione è un evento economico in cui l’inflazione aumenta mentre la crescita del PIL e i livelli di occupazione diminuiscono.

Questa combinazione di eventi è estremamente difficile da gestire perché le politiche economiche tradizionali, come la riduzione dei tassi di interesse, sono inefficaci per affrontare la situazione.

Il Regno Unito, uscito di recente dal mercato unico dell’Unione Europea, è stato duramente colpito dall’aumento dell’inflazione causata dalla svalutazione della sterlina post-Brexit per i beni importati.

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Inoltre gli investimenti nelle imprese del Regno Unito sono stati sospesi a causa dell’incertezza delle aziende sul futuro panorama economico.

Le previsioni di tutti gli enti economici britannici indicano un calo del PIL ed un aumento della disoccupazione nel 2023. La preoccupazione degli investitori britannici sembra essere in controtendenza rispetto a quanto osservato fino ad ora a Wall Street.

I Fattori che Hanno Portato a Questa Situazione

La conseguenza più evidente determinata da questa situazione è stata l’aumento dei prezzi di beni e servizi mentre i salari sono rimasti stagnanti con conseguente diminuzione del potere d’acquisto.

Il Regno Unito ha registrato un aumento di debito pubblico dalla crisi finanziaria globale che potrebbe portare a una diminuzione della spesa dei consumatori.

Si prevede un aumento delle pressioni inflazionistiche anche per il probabile aumento dei tassi di interesse da parte della Banca d’Inghilterra.

Il governo ha adottato misure per mitigare questi rischi attraverso politiche quali l’aumento delle tasse, il taglio della spesa pubblica e l’incremento del deficit fiscale. Tuttavia è improbabile che queste misure siano sufficienti a compensare l’impatto di una potenziale recessione.

Le Conseguenze della Stagflazione

I consumatori potrebbero non essere in grado di acquistare gli articoli di cui hanno bisogno con conseguente diminuzione della domanda di beni e servizi.

Ciò può comportare la perdita di posti di lavoro a causa della mancanza di domanda in quanto le imprese sono costrette a ridurre la loro forza lavoro.

Anche il governo dovrà affrontare le sfide della stagflazione. Avrà risorse limitate per investire nelle infrastrutture e nella pubblica amministrazione.

Cosa Possono Fare le Imprese per Prepararsi ad Una Potenziale Recessione

Per affrontare una potenziale recessione le imprese devono essere pronte a prendere decisioni difficili, ad esempio:

  • Creare un piano di emergenza: delineare le strategie necessarie ad affrontare le difficoltà finanziarie congiunturali includendo taglio dei costi, diversificazione delle attività e riduzione dei beni venduti.
  • Aumentare la liquidità: disporre della liquidità sufficiente per superare la recessione. Ad esempio riducendo l’indebitamento a breve termine e dando una priorità più puntuale agli investimenti.
  • Ridurre i costi fissi: Le imprese dovrebbero adottare misure per ridurre i costi fissi rinegoziando i contratti, ridimensionando il personale o riducendo i livelli di inventario.
  • Investire in tecnologia: Investire in automazione o analisi dei dati è un’ottima idea.
  • Considerare un portafoglio diversificato: Le aziende dovrebbero considerare di investire in azioni, obbligazioni e immobili per creare un flusso di ricchezza potenzialmente anti ciclico.

Considerazioni Finali

Allontanandosi dai suoi stretti legami con l’Europa, il Regno Unito potrebbe faticare a generare una forte crescita economica nei prossimi anni il che potrebbe portare a un periodo di stagflazione.

Con l’inflazione già ai massimi nonostante l’intervento della Banca di Inghilterra, le politiche economiche dovrebbero mirare a ridurre il costo della vita e a creare posti di lavoro, affrontando al contempo i potenziali effetti collaterali come la disuguaglianza.

Sarà molto interessante osservare i volumi di scambio da parte dei trader registrati sui diversi portali dei broker online nel Regno Unito e nel resto dell’Europa.